Consulenza di Coppia e Spazio Genitori
“Il paradosso dell’amore è essere se stessi senza smettere di essere due.” (Erich Fromm)
“Che gran paternità quella degli alberi, che sanno dare a ciascuno dei loro rami un cammino verso la luce.” (L. Olivàn)

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Consulenza di Coppia
Stare in coppia è un processo dinamico in cui si intrecciano bisogni, desideri e aspettative dei due partner (in connessione alle proprie storie e famiglie d’origine), all’interno di un contesto in continuo cambiamento. Le sfide sono quindi sempre nuove: in occasione della nascita (o meno) dei figli e delle loro fasi evolutive, dei cambiamenti lavorativi, familiari, organizzativi etc.
La coppia è chiamata a ri-organizzarsi, trovando modalità relazionali nuove e distanze più funzionali; se ciò non avviene, malessere e disagio possono prendere il sopravvento e insorgono problematiche, individuali o relazionali:
- Conflittualità (con violenza verbale o fisica)
- Stati ansiosi o depressivi
- Problemi sessuali
- Distanza emotiva
- Tradimenti o sospetti di tradimento
- Volontà di cambiare l’altro
La consulenza di coppia è uno spazio di ascolto non giudicante rivolto ad entrambi i partner; affinché il percorso sia efficace, è indispensabile una partecipazione attiva, un’autentica motivazione a cambiare e a venirsi incontro.
Tra gli obiettivi che reputo importanti:
- Dare ascolto e significato alle emozioni nascoste (dolore, gelosia, desiderio, etc.)
- Riprendere un dialogo costruttivo
- Rinarrare la storia di coppia (individuando dei nessi con quelle individuali dei due partner)
- Scoprire e attivare risorse
- Prendere decisioni (per esempio in merito a un’eventuale separazione).
ANDREA LEONE
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FAQ
Ti rispondo
La consulenza è utile tutte le volte che una coppia ne ravvisi la necessità o quando c’è un solo partner che ne senta il bisogno e l’altro/a sia accogliente e disponibile a tale richiesta.
Di solito, la richiesta di supporto avviene telefonicamente da parte di uno dei partner a nome della coppia.
Per la coppia, la crisi è un evento naturale, fisiologico che preannuncia cambiamento e quindi anche una possibile evoluzione. Si tratta di uno stato in cui i vecchi equilibri ed adattamenti non funzionano più e al momento ancora non se ne sono trovati dei nuovi. Dal punto di vista fenomenologico è lo stato in cui la coppia percepisce molta confusione, indecisione, indeterminatezza ed impossibilità; il tempo è immobile, non scorre.
La crisi rappresenta quindi un momento cruciale in cui raccogliere tutti gli elementi che caratterizzano il rapporto ed evidenziare le potenzialità in modo che, se ci sono i giusti presupposti e volontà di venirsi incontro, la coppia sperimenti nuove opportunità.
Il primo colloquio è anche il momento della “burocrazia”: è necessario che lo psicologo faccia compilare e firmare i documenti relativi al trattamento dei dati GDPR e il consenso informato alla prestazione psicologica che il paziente sta per ricevere. Si tratta della parte più “noiosa”, ma fondamentale anche per il rapporto di fiducia che si verrà a creare.
Assolutamente no, ci vogliono entrambi. In una situazione del genere consiglio di svolgere una consulenza ad uno solo dei partner che abbia come contenuto il tema della coppia oppure che abbia come obiettivo il lavoro con la coppia.
Le sedute di consulenza di coppia durano intorno ai 75 minuti; il costo per una seduta è di 90 euro ed è detraibile ai fini fiscali.
Scopriamo
Spazio Genitori
L’esperienza della genitorialità è sicuramente impegnativa e complessa, ma anche coinvolgente e creativa; ogni bambino è unico e ciascun genitore è chiamato a co-costruire, giorno dopo giorno, il proprio rapporto con lui, affrontando dubbi e problemi sempre nuovi e condividendo esperienze di crescita significative per entrambi.
Lo Spazio Genitori, la consulenza di sostegno alla genitorialità, è un percorso pensato per: valorizzare le potenzialità relative alla capacità genitoriale, sia in coppia che come singoli; migliorare la relazione con i figli e in generale le dinamiche familiari; riflettere sulle scelte educative; individuare e riconoscere i segnali di disagio dei propri figli.
Alcune delle tematiche principali da affrontare possono essere riassunte come segue:
- Favorire la consapevolezza del proprio vissuto emotivo come genitori e del proprio stile educativo;
- Acquisire una maggiore contezza dei reali bisogni dei figli in relazione alla loro età;
- Facilitare l’acquisizione di stili comunicativi e strumenti di ascolto che agevolino le relazioni familiari;
- Attivare competenze e risorse parentali che permettano di gestire sia le difficoltà quotidiane insite nell’educazione dei figli che, in particolare, nelle situazioni di criticità.
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